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venerdì 3 febbraio 2012

Grandi occasioni per il Karate

Questo mese vede in calendario il campionato Regionale Colored il 5 a Ponticelli, il 19 Qualificazioni di kata e combinata il 26 sempre a Ponticelli, un mese pieno di impegni, quindi. Una grande occasione per reperire le risorse necessarie al prosieguo della stagione. Speriamo che le società accolgano l’appello del comitato a partecipare senza disperdere il patrimonio della regione, che sono i tesserati, in altre iniziative. Una ghioota occasione.

Nella gara ctr è andato tutto quasi bene: le due squadre maschili Junior/Senior qualificate su quattro sono sempre indice di livello qualitativo elevato anche in considerazione degli ottimi risultati conseguiti nelle classifiche giovanili. Le finali a tutt’oggi risultano essere in Danimarca (fonte ekf) oppure in Russia (fonte fijlkam) e sono riservate agli under 18 e over 18. L’anno scorso quasi en-plein con 7 squadre autorizzate; quest’anno ottimo bottino ma vistoso calo nelle classi femminili.

Dicevamo in un articolo precedente che difficile rimanere sempre in vetta, se a questo aggiungiamo il fisiologico turn over nei giovani, comprendiamo perchè quest’anno su 4 formazioni presentate ne qualifichiamo solo 2 …nei seniores intendo…è cristallino. A meno che non vogliamo portare i cadetti contro la nazionale turca che l’anno scorso si è diluita nelle 4 regioni finaliste, chiedere alle regioni che l’anno scorso avevano i quattrini e c’erano fa bene alla salute. Speriamo che stavolta in cassa rimangano i soldi per portare una delegazione seppur minima e far maturare ai ns. ragazzi un’altra preziosa esperienza internazionale e grande occasione per affermarsi in Europa.

Le convocazioni per gli europei giovanili in Azerbaijgian, con Ernano,Altamura e Sarnataro per il kumite e Iodice per il kata sono un altro indice dell’ottimo momento che vive il karate fijlkam campano in particolare nelle classi maschili. Baku è una città fortunata per lo sport italiano, in bocca al lupo ai campani che faranno anche loro tanta esperienza internazionale e all’Italia http://www.sport24h.it/2011/12/29/arti-marziali/ http://europe.wkf.net/images/stories/Downloads/Bulletin_2_12_01.pdf che ha un’altra occasione per consolidare il dominio nel mondo WKF.

Anche quest’anno alle Olimpiadi di Londra il karate non ci sarà e i motivi sono noti a tutti. Le divisioni non hanno mai fatto bene a nessuno. La nostra Federazione è più della la somma di tante individualità nel rispetto delle differenze. Moltiplichiamo gli sforzi per rimanere uniti e rispettare le regole federali e anche quelle della convivenza civile.

Dopo l’estate presumibilmente ci saranno le elezioni federali. Se le sorprese arriveranno o meno per tanti di noi cambia davvero poco. Speriamo che siano date possibilità a tutti per fare ancora più grande la Fijlkam ma il lavoro nelle palestre continuerà imperterrito, perché noi amiamo il karate e per noi esiste una sola Federazione. Ammiriamo i tentativi d’imitazione e i sofismi che tentano di dare corpo ad altre forme associative, ma per ora per la Fijlkam solo conferme e grandi occasioni di cimento.

A tal proposito chiarisco alcune cose dal versante squisitamente personale tanto per conversare con voi anche se in maniera diacronica cioè con tempo sfasato ( al contrario ad esempio della chat che sono comunicazione sincronica). Il punto di vista del cronista è distaccato, faccio il tifo per i colori in cui credo, ma ho il dovere di informare anche coloro i quali possono avere pareri difformi. Questo lo dico ai tanti lettori che secondo le proprie convenienze mi posizionano in vari punti dello scacchiere che però non esiste. L’addetto stampa che vive nel comitato da più di 18 anni (e un motivo ci dovrà pur essere) tenta di dare visibiltà agli eventi e alle gesta degli associati della ns. regione attraverso i media, per fare un po’ di pubblicità al karate. Punto. Come già comunicato in precedenza se c’è qualcuno più bravo è pregato di farsi avanti che il tempo è denaro, almeno di questo vi fidate, nevvero? Come al solito non perdo occasione…

I tesseramenti sono on-line ma in alcuni casi viaggiano le carte per compensare casi particolari. Il risparmio istantaneo c’è ma quanto costa, ad esempio, stare al telefono per dare una spiegazione su una cosa che non è “normata” e far capire che sono anni che facciamo così … Proprio per evitare errori e dare a tutti la possibilità di aderire alla vita federale ci si affida al buon senso in prima battuta, però dopo le cose si scrivono.

Un valido esempio ci è fornito dai vari consigli federali che l’incalzare degli eventi (tipo decurtazione fondi) vede la dirigenza costretta a rimodulare i programmi ed operare scelte impopolari ma necessarie ai successi della Fijlkam, che ha ormai superato le mille medaglie di una prestigiosa e centenaria storia sportiva e che anni fà si poteva permettere persino di contribuire in quota fissa per le squadre qualificate, bei tempi.

Da versante psico- sociologico la crisi c’è e non è solo economica. Lo si vede appena si toccano i potentati economici e la reazione di certe lobby fa svanire i timidi tentativi di riforme teorizzate dagli ultimi dirigenti illuminati nell’Italia del ruba e fuggi. Questo periodo molto delicato per il paese vede anche lo sport è al centro dell’attenzione. In uno dei documenti Coni di qualche anno fà è scritto ” La crescente complessità della macchina sportiva – anche ai livelli dilettantistici – richiede oggi un bagaglio di conoscenze che non sempre riesce ad essere soddisfatto all’interno delle piccole società. Il tema della formazione dei quadri diventa quindi assolutamente fondamentale”. E sulla formazione dei quadri, a noi fino ad oggi non ci batte proprio nessuno, ripeto fino ad oggi vale il motto dell’Avv. Ceracchini che cominciava così:” I dirigenti”. Per farlo ci vuole grande preparazione e perchè no anche l’occasione per essere messo alla prova e chi ci riesce è bravo. E siccome ci sarà sempre qualcuno più bravo di noi in uno dei campi dello scibile umano non capisco il sentimento dell’invidia…Sarà.

A Gennaio 2012 il governo ha decurtato ulteriormente i contributi alle Federazioni, e allora saranno dolori per l’attività periferica senza adeguate sponsorizzazioni. Gli introiti istituzionali non garantiscono neanche la gestione dell’attività del calendario. Ecco il punto. Se gli sponsors saranno sempre più assediati da richieste di varie discipline e tutte ben motivate allora chi vincerà? Secondo alcuni vinceranno i più simpatici (criterio soggettivo). Secondo me vincerà la qualità, che denota la differenza fra la gara di paese ed un evento fatto bene (criterio oggettivo). Io mi terrei stretto quello che ho e corteggerei quelli che mi potrebbero aiutare economicamente per garantire il livello raggiunto oggi, invece di dettare ultimatum. Rispetto ad altri miei colleghi ho la fortuna di avere un pò di tempo per documentarmi e da quanto mi risulta altre regioni sono costrette a richiedere un contributo agli atleti per le trasferte. Grazie al sapiente lavoro del nostro V. Presidente, col supporto delle decisioni della Consulta e la partecipazione di tutte le società anche nel 2011 siamo riusciti ad evitare costi aggiuntivi alle famiglie. Quest’anno vederemo quanti passi potremo fare.

Quando le risorse sono abbondanti il conflitto esiste ma è latente. Esso esplode in presenza di risorse scarse. Nei giochi di squadra(sistemi) devono esistere i fuoriclasse ed i gregari. Chi fa’ il lavoro sporco e copre gli inevitabili errori della difesa, e chi realizza i risultati. Se ci ragionate, cari amici, invece, in fase di crisi tutti vogliono comparire e rischiare, tanto ormai …

Per evitare che le nostre discipline siano surclassate non dico dal calcio ma da sport che necessitano di minori risorse tipo volley e basket, che vantano lunga tradizione nella scuola, bisogna stare attenti, serrare i ranghi e limitarsi ad iniziative che garantiscano introiti nel medio periodo. Il progetto della Fijlkam per la scuola è un ottimo esempio per la facile applicabilità delle arti marziali sportive, con pochi mezzi da parte di tutti.

Il livello di qualità dell’organizzazione per gli eventi è garantito in Fijlkam dallo standard federale che impone requisiti minimi. Ma adesso tutto si gioca sul saper coniugare eventi sportivi con turismo e cultura come nel caso dell’Open Campania che piano piano si stà imponendo all’attenzione dei media i quali richiamano pubblico e sponsor. Il vero biglietto da visita sono, però, le gare regionali. Sarebbe bello trasmetterle in streaming come fatto nelle scorse edizioni dell’ Open Internazionale chissà se la mia proposta verrà recepita.
A che serve organizzare una gara in 2 giorni quando possiamo farla bene in uno garantendo a spettatori ed addetti ai lavori un adeguato livello di spettacolo e ristoro? Mi risulta però che ultimamente, alcune volte, stiamo trattando veramente male il karate pagando male gli arbitri e terminando in ritardo le manifestazioni. Noi “federali” non ci dobbiamo prestare a questo gioco.

La parte precedente ovviamente vale per l’alto profilo (sia per gli atleti che per gli organizzatori) che viene praticato però da un numero minimo di entità che hanno investito sul proprio futuro. Allora facciamo un esempio. Quanti atleti hanno partecipato a tutte le competizioni del circuito di qualificazione per l’accesso alla nazionale giovanile? Diciamo X.
Karategi, tutte le protezioni omologate,vitto alloggio, viaggi (e chi più ne ha più ne metta) fanno un bel gruzzoletto da spendere e un buon numero di podi da conquistare a proprio rischio. Il buon senso impone a tutti noi di ripensare alcuni criteri e tenere in considerazione tutti gli aspetti logistico-organizzativi (ad esempio acquisto biglietti low-cost con anticipo) pensando anche a quel numero X di persone che hanno speso e rischiato tanto e magari per 2 punti o per scarsità dei fondi o perché il peso è lontano dalle categorie internazionali non vengono convocati. Altrimenti generiamo polemiche che sembra siamo poco propensi a gestire. Chi lavora in posti pubblici conosce le dinamiche che sono legate ad esempio alla leadership etc. e le altre problematiche che inevitabilmente sorgono in contesti collettivi. Comprendo che per alcuni questo significa leggere la successione di Fibonacci ma ognuno sta bene nelle proprie scarpe.

Se ci fossero le risorse sarebbe facile organizzare 2 squadre per tutte le classi e far contenti tutti. Ma veramente poi chi decide ha paura di scontentare qualcuno? Purtroppo la coda delle inevitabili polemiche viene tagliata solo all’approssimarsi dei prossimi appuntamenti e dalle domande a cui devono rispondere coloro che si sono candidati nei ruoli direttivi.

Bastano pochi euro per fare il salto di qualità, il problema è che per alcune organizzazioni è meglio il piccolo cabotaggio, la mediocrità della vista corta. Però tanti dan … quello sì. Ma non parliamo di noi ovviamente che non usiamo pseudonimi.

Speriamo di continuare a valorizzare le cose che in Campania ci sono, e sono pure tante. Come pure tanti sono gli eterni insoddisfatti che sono pregati di rendere noto con mezzi fruibili a tutti le loro proposte innovative.

E se ai tanti volontari che si attrezzano per tentare di dare visibilità alle cose che facciamo e che amiamo, invece del livore venisse regalata gratitudine molte cose sarebbero trasformate in più occasioni. In attesa di vedervi salutiGG