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sabato 5 marzo 2011

Stress e dintorni


Una situazione di stress causata da fattori psicologici va necessariamente affrontata in maniera adeguata, all’interno di una relazione con un esperto. Vi sono varie figure che sono deputate ad intervenire ma quello che è sicuro è che senza un supporto valido è difficile superare il disagio. Nei casi più semplici può bastare il consiglio di un amico. Oppure l’assoluzione del parroco, coltivare le proprie passioni e guardare meglio in se stessi. Se tutto questo non risolve la questione si deve consultare il medico che ci indirizzerà verso un consulente psicologo. Sulla piazza esistono miriadi di scuole ed approcci, purtroppo. E di ciarlatani guaritori il mondo ne è pieno … uno stress. Attualmente questa parola è di uso comune e viene utilizzata per indicare una vita caotica, piena di impegni, frenetica. In realtà il termine stress, coniato nell’immediato dopo guerra dal fisiologo Hans Selye, voleva indicare una ben precisa risposta dell’organismo. Il fisiologo austriaco osservò come l’organismo in occasione di stimoli esterni che alteravano l’omeostasi interna rispondeva con un’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-midollare del surrene che riportava l’organismo alla sua funzionalità normale. Per esempio una diminuzione improvvisa della temperatura esterna suscitava questa risposta di adattamento dell’organismo che scompariva una volta raggiunto nuovamente l’equilibrio interno. Ben presto, dopo le iniziali scoperte di Selye, fu notato come la risposta di stress dell’organismo fosse suscitata da moltissimi stimoli psicologici come la morte di un coniuge, la perdita del proprio ruolo sociale, da difficoltà lavorative ect.. In altri termini è stato da più parti osservato che dal punto di vista psicologico c’è una situazione di stress tutte le volte in cui c’è una forte discrepanza tra le aspettative che si hanno e la realtà. Così per fare un esempio, se una persona appena sposata divorzia si troverà ad affrontare una forte situazione di stress perché certamente le sue aspettative sul matrimonio erano molto diverse da quanto accaduto. Il problema per la persona nasce nel momento in cui la risposta difensiva dell’organismo, suscitata da stimoli psicologici, persiste nel tempo perché la situazione stressante non viene di fatto intaccata e/o non si riesce a trovare un nuovo adattamento alla vita, andando così a creare le condizioni per un insieme di difficoltà somatiche e psicologiche. Problemi di pressione arteriosa (con tutte le malattie a lungo termine connesse, quali ictus, infarti ect..), problemi di ansia e di depressione sono legati al non vedere mutata la propria condizione esistenziale dinanzi ad una situazione critica. E’ necessario ritrovare un equilibrio tra le proprie speranze, i propri bisogni e la realtà esterna. Questo equilibrio è possibile raggiungerlo sia lavorando sull’esterno, sia lavorando sull’interno, ma nella maggior parte dei casi è preferibile ”lavorare” con entrambe le prospettive. Lo stress non è quindi un qualcosa di esclusivamente negativo, anzi può costituire un momento di crescita e di riflessione, ma lo diventa se non viene affrontato coscientemente. Uno stress non affrontato consapevolmente fa si che si cronicizzi la risposta difensiva dell’organismo sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Bisogna infatti tener presente che in ogni caso una risposta psicologica allo stress ci sarà, sia pur a livello inconscio: si tenderà ad evitare la situazione stressante, si scaricherà la propria rabbia e frustrazione su altri oggetti e persone, ci potrebbe essere un uso massiccio di meccanismi difensivi come la rimozione e la razionalizzazione della situazione stressante. Lo stress non bisogna quindi renderlo perenne perché significherebbe costringere noi stessi a vivere in uno stato di permanente tensione (l’etimologia inglese del termine è proprio tensione), che finirebbe con l’invalidare ampi spazi della nostra vita.

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