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giovedì 25 novembre 2010

IL RUOLO DEL MODERNO EDUCATORE SPORTIVO

a cura del Dott. GIUSEPPE GENDOLAVIGNA Responsabile Organizzazione settore Karate Fijlkam Campania e -mail:gendolavigna@alice.it

RUOLO: comportamento che un individuo mette in atto secondo le regole imposte dall’ambiente in cui è immerso(attore, professore, artista…)

MODERNO: che si riferisce o appartiene al tempo presente oppure ai tempi vicini a noi

EDUCATORE: colui che realizza un'azione educativa ovvero che contribuisce alla crescita della persona.

SPORTIVO:? che ama/chi ama e/o pratica lo sport

SCENARIO DEL COMPONENTE DELL’ORGANIZZAZIONE FIJLKAM: OPERA CON: SOCIETA’ ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE- CONI - EPS SCUOLA ED ENTI LOCALI

Esigenza di comunicare bene--> Lavorare su sé stessi--> Ruolo della Formazione --> Organizzazione: Rendere coerenti piu’ elementi in vista di un determinato fine.

Teoria dei sistemi di Von Bertalanffy(1950)distinzione fra sistemi aperti', come l'organismo umano, e 'chiusi', come le entità descritte dalla fisica classica.

Rapporto tra formazione e organizzazione: Un tempo le organizzazioni erano poco permeabili. Ora invece devono gestire vari ambiti relazionali: con le altre parti del globo, con il pubblico, con i clienti, coi i fornitori,con i concorrenti, con l’ambiente esterno, con i dipendenti, con la politica, ecc. Sono, insomma, dei sistemi aperti ed hanno bisogno di acquisire delle competenze che gli permettano di gestire al meglio queste relazioni. Non più e non solo bisogno di conoscenze tecniche, ma tipi di informazioni complesse, quali quelle sui gusti e sulle preferenze del pubblico dei consumatori o quelle sulle tecnologie di mercato.

Il Karate e la formazione: Per imparare il mestiere bisogna andare a bottega e praticare(Formazione imitativa).

Non esiste l’insegnamento “astratto” dai bisogni dell’allievo il continuo adattamento si trasforma nel: PROCESSO DI FORMAZIONE che parte con logica sequenziale e si trasforma in un circolo virtuoso:

-Analisi dei bisogni -->Progettazione dell’intervento-->Attuazione intervento--> Valutazione dei risultati

Non è pensabile attivare un individuo su piani differenti, per parti, ad esempio escludendo il piano emotivo da quello cognitivo. La formazione è un’ esperienza totalizzante che avviene fra: COMMITTENTE-CONSULENTE-UTENTE

OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE: SAPERE = miglioramento quantitativo di dati di conoscenza e nozioni

SAPER FARE = miglioramento qualitativo di capacità, tecniche per svolgere un compito connesso al ruolo

SAPER ESSERE = approfondimento quantitativo e qualitativo della conoscenza sul sé, sul proprio comportamento; maturazione dei modi di affrontare problemi di relazione nei gruppi, organizzazioni e istituzioni -->SAPER FAR FARE(ruolo dirigente).

Valutazione dei risultati: è “attribuzione di “valore” a fatti, eventi, in relazione agli “scopi” che colui che valuta intende perseguire. Bisogna vedere la valutazione dal punto di vista di ogni parte in gioco: committente,consulente,utente. Possiamo vederla come controllo o come monitoraggio(in itinere,ex post)

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